Hellstrip garden

Sono una fan del “brutto che piace” ma noto, osservando un po’ in giro, che quando qualcosa o qualcuno è molto bello risulta naturale averne cura.

Mi sono messa a pensare ai marciapiedi di Milano. Sì perché – mentre devo ammettere che negli ultimi anni sono stati fatti  passi avanti sulla pulizia delle strade e sull’allestimento verde di aiole e rotonde- i marciapiedi, anche quando sistemati, continuano ad essere figli di nessuno.

“hellstrip” è la soluzione! Ha coniato il termine la paesaggista Lauren Springer Ogden per definire quella lingua di terra che separa il marciapiedi dalla strada. Uno spazio dal potenziale paesaggistico illimitato, che di solito viene lasciato in pasto a maleducati, cani ed automobilisti disperati.

Quando non è abbandonato a se stesso l’hellstrip viene generalmente allestito a prato e risucchiato da sassi ed erbacce in capo a poco tempo. In qualche caso viene fatto sistemare a proprie spese da un privato, ostaggio di un garden center bramoso di far ruotare i prodotti a magazzino.

In altre parti del mondo tutto questo non avviene ed è da loro che le nostre amministrazioni potrebbero prendere esempio. Se c’è una cosa da apprezzare degli Stati Uniti è il loro amore, la cura che mettono, nel sistemare il verde.

Credo che correre su e giù per la nostra città potendo contare su marciapiedi colorati, profumati, fioriti, possa seriamente contribuire a regalarci un po’ di quell’armonia e di quell’equilibrio di cui c’è sempre tanto bisogno.

Muoversi nel bello (naturale), continuare a fare le proprie cose, rimanendo anche concentrati, ma in un contesto dove anche il verde è protagonista, ci aiuta a ricordare chi siamo e dove stiamo andando. Una città in armonia con la natura, che la accetta e la ingloba invece di fagocitarla, farà crescere individui più rispettosi dell’ambiente, della vita e del bene comune.

In un hellstrip davanti a casa mia, vorrei soprattutto piante dal portamento strambo, un mix di irresistibili bruttone che piacciono, perché il secondo passo per essere felici è ridere.

SUGGERIMENTI PER CHI VOLESSE TRASFORMARE LA PROPRIA VIA IN UN LEMBO DI NATURA :

0) non avere fretta, innamorarsi del progetto

1) coinvolgere amici, meglio se esperti di giardinaggio, alla progettazione e realizzazione dell’hellstrip

2) assicurarsi di non violare qualsivoglia ordinanza cittadina

3) togliere lo strato superiore di terra, sassi grandi, sporcizia e correggere il terreno con terriccio buono e/o compost

4) prevedere un adeguato drenaggio con lapillo o pomice

5) scegliere le piante (essenze che, anche nel crescere, non creino problemi al traffico, ai pedoni, alla visibilità), possibilmente un po’ bassotte, perenni, bellissime, profumate e a fioritura scalare. Piantumarle con cura

6) pensare alla possibilità di aggiungere altri elementi decorativi e pietre marcapassi, sempre nel rispetto delle norme e della sicurezza di tutti

7) non dimenticarsi della propria “creatura” ma continuare nel tempo a bagnare, bagnare, bagnare e concimare

8) osservare il giardino che cresce, e prende possesso dello spazio con forme sempre nuove, senza però essere troppo angosciati o interventisti.

Tutta la comunità ne trarrà beneficio, inclusi i più cinici che vedranno la propria casa aumentare esponenzialmente di valore.

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