Guerrilla Gardening : se bombe devono essere, che siano di semi!

Oggi alle 00,00 a.m. è scattato l’appuntamento nazionale con la Guerrilla Gardening, che si prefigge di denunciare e combattere il degrado urbano attraverso azioni spontanee di inondazione del suolo pubblico con piante, fiori e semi.

La pericolosissima mini settimana di guerriglia avrà luogo fino alle 23,59 dell’8 novembre. Gli attacchi saranno veloci e silenziosi per rivendicare il diritto a migliorare gli spazi comuni con inoffensive azioni di giardinaggio d’assalto.

Non si creda che organizzare un blitz verde possa essere tanto semplice, innanzitutto perché trasformare un luogo profondamente degradato in un piccolo giardino a tema è fisicamente faticoso (prima di riuscire ad affondare in terreni offesi ed abbandonati, il piccone rimbalza più volte, rimandando ai polsi violente scosse) inoltre nel silenzio della notte ogni più piccolo rumore si amplifica.

Gli heroicos guerilleros vogliono agire in incognito e nell’assoluto anonimato. Un soprannome scelto con cura ha il solo scopo di poter rivendicare le azioni verdi compiute.

Si può colpire in solitario o con un manipolo di altri guerrilleros e allora, come per ogni altro ambito, è l’affiatamento del gruppo a decretare il successo dell’azione.

Molto importante è la figura del “palo” deputato a controllare e segnalare movimenti sospetti soprattutto quelli del “cecchino” (il solito pensionato insonne che passa le nottate al davanzale con una sigaretta in bocca): è lui che nel giro di 5 minuti avrà allertato polizia e carabinieri intercettando proprio la pattuglia che staziona casualmente dietro l’angolo. Il palo deve avere grandi capacità persuasive per convincere gli agenti a non fare il verbale raccontando le epiche azioni dei combattenti di tutto il mondo.

Il più amato da tutti è senza dubbio l’addetto alla cambusa che prepara e distribuisce le vivande perché non c’è inappetenza, sovrappeso o capriccio alimentare che qualche ora di giardinaggio non possano curare.

Ma basta divagare! L’azione dev’essere ben congegnata perché dovrà svolgersi in 30/40 minuti al massimo. E per azione s’intende scaricare, preparare il terreno, piantumare, pulire e scomparire nella notte senza lasciare tracce.

Se in questi giorni vi dovesse capitare di imbattervi in un dissuasore abbracciato da gelsomini o in un palo della luce con piccoli giardini sospesi, se mai doveste avere la fortuna di vedere graffiti di muschio in angoli umidi, o ai piedi di una grondaia, vuol dire che siete nella città giusta : la rivoluzione verde è iniziata!

 

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